Una vita migliore

Una vita migliore
Susan Allott

HarperCollins Italia, pubblicato nel 6 maggio 2021
352 Pagine

È il cuore della notte, a Londra, quando Isla Green riceve una telefonata. È Joe, suo padre, che da Sydney le dice che è sospettato dalla polizia per la scomparsa della loro ex vicina di casa, Mandy Mallory. Sono passati trent'anni dall'ultima volta che Isla, appena bambina, l'ha vista, e adesso sa a malincuore che deve tornare a casa.
Isla pensava di aver chiuso con Sydney. Il rapporto con i suoi genitori è sempre stato appeso a un filo. È cresciuta in una casa dove non mancavano bei momenti, ma quelli brutti erano estremamente brutti.

Isla ha un bel ricordo di Mandy. Era occasionalmente la sua baby sitter, e senza di lei sua madre non ce l'avrebbe mai fatta. Ma Steve, il marito di Mandy, le ha sempre trasmesso terrore. Steve era un poliziotto, e si occupava di portare via i bambini aborigeni dalle loro famiglie, e portarli nelle Case. Steve non sopportava più il dolore straziante che vedeva nel suo lavoro, e aveva perso piano piano proprio per questo il rispetto di Mandy. Ma c'era un altro problema tra di loro: lei non voleva avere figli.

Mentre Mandy sprofonda lentamente in un matrimonio senza uscita, inizia a trovare conforto proprio in Joe, il padre di Isla. E anche per Joe, che sta vivendo una situazione drammatica, lei diventa un ottimo riparo. La loro relazione extraconiugale procede, e sarà proprio Joe l'ultimo a vedere Mandy viva.

Una vita migliore racconta la storia nelle due differenti linee temporali, il passato e il presente.
Entriamo nella vita delle due famiglie protagoniste. Una vita di sofferenza e segreti, di lotta per tenere in piedi ciò che sta andando in pezzi.
Nel romanzo viene inoltre raccontato quello che successe in Australia negli anni '60. I bambini aborigeni venivano portati via da case non perfette, ma in cui ricevevano un grande amore, con il tentativo di migliorare le loro condizioni di vita. In pratica, i bambini venivano portati in istituti dove c'era un alto rischio di abusi fisici e sessuali.

Ho apprezzato molto questa parte storica del romanzo, e la nota finale dell'autrice in cui racconta fatti su cui si è taciuto per molto tempo.
La vicenda è raccontata in modo molto scorrevole, tuttavia ammetto di non esserne rimasta particolarmente colpita, soprattutto per il finale, che è molto prevedibile.

Una vita migliore
Susan Allott

HarperCollins Italia, pubblicato nel 6 maggio 2021
352 Pagine

È il cuore della notte, a Londra, quando Isla Green riceve una telefonata. È Joe, suo padre, che da Sydney le dice che è sospettato dalla polizia per la scomparsa della loro ex vicina di casa, Mandy Mallory. Sono passati trent'anni dall'ultima volta che Isla, appena bambina, l'ha vista, e adesso sa a malincuore che deve tornare a casa.
Isla pensava di aver chiuso con Sydney. Il rapporto con i suoi genitori è sempre stato appeso a un filo. È cresciuta in una casa dove non mancavano bei momenti, ma quelli brutti erano estremamente brutti.

Isla ha un bel ricordo di Mandy. Era occasionalmente la sua baby sitter, e senza di lei sua madre non ce l'avrebbe mai fatta. Ma Steve, il marito di Mandy, le ha sempre trasmesso terrore. Steve era un poliziotto, e si occupava di portare via i bambini aborigeni dalle loro famiglie, e portarli nelle Case. Steve non sopportava più il dolore straziante che vedeva nel suo lavoro, e aveva perso piano piano proprio per questo il rispetto di Mandy. Ma c'era un altro problema tra di loro: lei non voleva avere figli.

Mentre Mandy sprofonda lentamente in un matrimonio senza uscita, inizia a trovare conforto proprio in Joe, il padre di Isla. E anche per Joe, che sta vivendo una situazione drammatica, lei diventa un ottimo riparo. La loro relazione extraconiugale procede, e sarà proprio Joe l'ultimo a vedere Mandy viva.

Una vita migliore racconta la storia nelle due differenti linee temporali, il passato e il presente.
Entriamo nella vita delle due famiglie protagoniste. Una vita di sofferenza e segreti, di lotta per tenere in piedi ciò che sta andando in pezzi.
Nel romanzo viene inoltre raccontato quello che successe in Australia negli anni '60. I bambini aborigeni venivano portati via da case non perfette, ma in cui ricevevano un grande amore, con il tentativo di migliorare le loro condizioni di vita. In pratica, i bambini venivano portati in istituti dove c'era un alto rischio di abusi fisici e sessuali.

Ho apprezzato molto questa parte storica del romanzo, e la nota finale dell'autrice in cui racconta fatti su cui si è taciuto per molto tempo.
La vicenda è raccontata in modo molto scorrevole, tuttavia ammetto di non esserne rimasta particolarmente colpita, soprattutto per il finale, che è molto prevedibile.
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